Appalti Pubblici “Protocollo d’intesa tra Arca Puglia Centrale e Forum della Legalità Area Metropolitana di Bari”
- Dettagli
- Creato: Martedì, 13 Marzo 2018 09:12
Dopo il Comune di Bari e il Comune di Ruvo di Puglia, Arca Puglia Centrale è una delle più importanti stazioni appaltanti della Regione che si appresta a firmare un Protocollo per garantire legalità, correttezza, trasparenza, in materia di concessioni e appalti pubblici di lavori, forniture e servizi.
Si rendono operative le indicazioni del nuovo codice degli appalti (Decreto Legislativo n. 50 del 18 aprile 2016) che impegnano le Pubbliche Amministrazioni ad una nuova politica del lavoro fondata sulla parità dei diritti, sulla qualità del lavoro e una maggiore certezza di prospettive occupazionali, che solo una politica di qualità negli appalti può garantire.
Tutto questo è il frutto di una condivisione tra l’Amministratore di Arca Puglia Centrale e Forum della Legalità per la promozione nei bandi di gara tipo e nei capitolati di appalto di adeguate misure coerenti con la nuova disciplina, per assicurare un’efficace attività di controllo sugli appalti pubblici aventi ad oggetto lavori, servizi, forniture.
Il Protocollo prova ad implementare le norme del nuovo codice con 15 prescrizioni operative che tendono a ridurre fortemente i criteri di discrezionalità in capo alla stazione appaltante con la regolamentazione del “management risk”, di modo che l’Ente possa analizzare i fattori di rischio corruzione, individuando le contromisure necessarie.
L’introduzione della obbligatorietà per la stazione appaltante, in questo caso Arca Puglia Centrale, della clausola sociale da inserire nei cambi di appalto, garantisce continuità occupazionale dei lavoratori interessati da un cambio tramite il loro passaggio alle dipendenze del nuovo operatore. La clausola prevede, tra l’altro, l’obbligo per l’aggiudicatario di dare applicazione ai contratti collettivi di settore stipulati a livello nazionale, territoriale o aziendale dai sindacati comparativamente maggiormente rappresentativi.
Obiettivo del protocollo d’intesa è quindi quello di favorire una competizione giocata sui fattori d’innovazione e qualità dell’organizzazione del lavoro e non già sulla precarizzazione e sulla compressione del salario.