Un protocollo d’intesa in materia di concessioni e appalti pubblici di lavori, forniture, servizi è stato firmato dai componenti dell’Assemblea Plenaria Forum Legalità nella sede di Confindustria Bari e Bat e nei prossimi giorni sarà sottoposto alla firma di Decaro, sindaco e Presidente dell’Area Metropolitana. Intanto aumentano le adesioni al Forum la cui assemblea ha approvato l’ingresso di altri importanti soggetti: Asl Bari, Arca Puglia Centrale e Irccs De Bellis.

La condivisione e la sottoscrizione da parte di Cgil Cisl e Uil e delle associazioni delle imprese assume un enorme valore politico e prova ad andare oltre quanto stabilito dal nuovo codice degli appalti che in alcune parti assume anche aspetti contraddittori.

Ricordiamo che il Forum della Legalità dell’area metropolitana di Bari ha come finalità quello di realizzare uno spazio condiviso tra istituzioni pubbliche, soggetti del mondo associativo di rappresentanza delle imprese, del settore dei servizi e del partenariato sociale, impegnati con programmi e progetti specifici per sostenere la cultura della legalità nell’economia.


Tutti i soggetti coinvolti nell’iniziativa esprimono la volontà di condividere orientamenti per la legalità volti a favorire e assicurare il corretto e regolare svolgimento dell’attività d’impresa e la tutela dei diritti delle lavoratrici e dei lavoratori e confermano, anche sulla base delle positive esperienze realizzate, il valore di stabili relazioni “industriali” per rafforzare il contrasto alle mafie e alla criminalità organizzata.

Particolare rilevanza si riconosce al tema della Clausola Sociale che mentre nel nuovo codice riconosce alle stazioni appaltanti la "facoltà" di inserire nei cambi di appalto la predetta salvaguardia, con il protocollo del Forum invece si introduce l'elemento della obbligatorietà per le stazioni appaltanti.

Quindi nel momento in cui termina una gara d’appalto, i lavoratori, impiegati nello specifico per quella gara, continueranno a lavorare, ma per l’azienda che si sarà aggiudicata la nuova fornitura.

 

Inoltre, il Protocollo affronta in maniera chiara il tema della corruzione e della infiltrazione della criminalità organizzata nella gestione degli appalti – così come le cronache dimostrano - attraverso enunciazione di obblighi per le stazioni di prevedere una serie di misure necessarie (white list, reating di legalità, patto di integrità, sicurezza nei luoghi di lavoro, etc..)

Diventa quindi obbligatorio per le aziende che concorrono all’aggiudicazione di un appalto, l’iscrizione nella cosiddetta “lista pulita”, ossia una lista di qualità delle imprese che contiene solo ed esclusivamente aziende che non sono state mai implicate in vicende giudiziarie, quindi scevre da qualsiasi forma di corruzione.

I sottoscrittori si impegnano attraverso la sottoscrizione di questo protocollo a contrastare  i tentativi di infiltrazione mafiosa, prevedendo e garantendo la trasparenza nelle procedure di affidamento e di esecuzione delle opere.