Offerta di acquisto degli alloggi ex IACP agli inquilini.Per evitare il consumo di nuovo suolo, la norma prevede l’incremento dell’offerta di alloggi sociali anche mediante attività di recupero, manutenzione e gestione del patrimonio di edilizia residenziale pubblica. La conclusione di accordi con regioni ed enti locali dovrebbe favorire l’acquisto degli alloggi ex IACP da parte degli inquilini, destinando il ricavato al recupero e alla realizzazione di nuovi alloggi. Inoltre, è prevista la costituzione di un Fondo destinato alla concessione di contributi in conto interessi su finanziamenti per l'acquisto degli alloggi ex IACP, con una dotazione massima per ciascun anno dal 2015 al 2020 di 18,9 milioni di euro per un totale di 113,4 milioni.
Riscatto a termine dell'alloggio sociale.Dopo almeno 7 anni dalla stipula del contratto di locazione, l'inquilino ha facoltà di riscattare l'unità immobiliare. Con decreto MIT di concerto MEF, previa intesa Conferenza unificata, sono disciplinate le clausole standard dei contratti locativi e di futuro riscatto, ferma restando la validità dei contratti di locazione stipulati prima dell’entrata in vigore del presente decreto.
Chi acquista corrisponde l’Iva dovuta dall’acquirente, che è incassata da chi vende per riversarla allo Stato, solo al momento del riscatto e non all'inizio. Inoltre, è tenuto a reperire il fabbisogno finanziario residuo per l'acquisto solo al momento dell'atto di acquisto. Chi vende rimanda la tassazione IRES e IRAP sui corrispettivi delle cessioni alla data del riscatto.
Il fondo per i mutui in favore degli inquilini che acquistano un alloggio di proprietà degli ex IACP consentirà di dare un contributo in conto interessi massimo dell'1% per sette anni in favore di un totale di mutui per 2 miliardi a 30 anni.
Da Il Sole 24 Ore