La Legge n. 560/93 si inserisce in un quadro normativo vasto e articolato che disciplina la cessione della proprietà di alloggi pubblici.
La finalità della legge è quello di agevolare l'attuazione di programmi di edilizia residenziale pubblica, mirati al recupero del patrimonio esistente o all'edificazione di nuovi immobili con un "sistema" che recuperi le risorse in maniera autonoma da parte degli IACP.
Non meno importante è stata la volontà del legislatore di voler facilitare l'acquisto di una casa per i ceti più poveri.
Alla base dell'attività di cessione degli alloggi c'è il "piano vendita". Esso individua tutti gli alloggi che potranno essere venduti. L'elenco completo degli alloggi, a disposizione degli inquilini deve essere necessariamente inviato alla Regione che mantiene un ruolo di supervisione su tutte le operazioni, è consentita anche l'alienazione di moduli immobiliari ad uso non abitativo, come locali commerciali e garage.
La legge stabilisce anche i requisiti che i potenziali acquirenti dovranno possedere per poter ottenere l'abitazione. Possono acquistare gli assegnatari o i loro familiari conviventi purché occupanti l'alloggio da almeno cinque anni e siano in regola con pagamenti di affitto e spese.
Come espressamente indicato nella legge, la vendita del patrimonio deve essere strettamente finalizzata al potenziamento dell'edilizia residenziale pubblica, garantendo uno stretto rapporto tra dismissione del patrimonio immobiliare e reinvestimenti.
L'Ente deve realizzare un piano che programmi il reinvestimento delle somme acquisite e che disciplini gli interventi che dovranno rispettare aspetti tecnici, economici e urbanistici.
I proventi realizzati dalla vendita degli immobili potranno essere utilizzati per un 20% per ricoprire il deficit economico, accumulato negli anni passati dagli Istituti Autonomi per le Case Popolari. Il restante 80 % dovrà essere utilizzato per interventi di recupero edilizio, manutenzione straordinaria di edifici e alloggi esistenti, costruzione di nuovi insediamenti abitativi, oltre che all'attuazione di programmi per il recupero urbanistico e sociale dei quartieri.
Giacomo Dachille