L’incontro avrà come tema “l’Edilizia popolare di qualità”, che sarà analizzato sotto l’aspetto tecnico cortruttivo e sociale.

Oltre ai vertici dell’Ente e della CGIL Puglia, è prevista la partecipazione del Vice Presidente della Regione Puglia Angela Barbanente, il Sindaco di Bari Michele Emiliano, il Presidente dell’Ance Bari e BAT Domenico De Bartolomeo ed il Presidente di Federcasa Emidio Ettore Isacchini.

Dopo vent'anni di politiche governative e di orientamenti culturali finalizzati allo smantellamento del sistema delle case popolari e all’affermazione che in Italia non ci doveva essere spazio per una politica pubblica di governo e di gestione dell'offerta pubblica di case popolari, oggi esistono le condizioni per riaffermare il principio che lo Stato, tramite le sue articolazioni istituzionali, deve sviluppare politiche pubbliche che forniscano ai cittadini che lo richiedono il servizio di EDILIZIA PUBBLICA RESIDENZIALE.

Sono più di ottocentomila gli alloggi oggi disponibili e, con una programmazione adeguata, si possono raggiungere gli obiettivi di qualificare l'offerta attuale e di implementarla ulteriormente.

L'offerta di un’edilizia pubblica qualificata e popolare rappresenta, inoltre, uno degli indispensabili tasselli per il rilancio della filiera delle costruzioni nella direzione di contribuire non più a cementificare l'Italia ma di valorizzare il patrimonio abitativo e urbanistico esistente. Le politiche pubbliche abitative realizzate a Bari dallo IACP e dalle autorità di governo del territorio rappresentano un importante punto di riferimento nazionale ed europeo e siamo convinti che, assieme a quanto realizzato in altre città, oggi ci siano tutte le condizioni per determinare una svolta a favore dei cittadini che hanno la necessità di avere un alloggio adeguato agli attuali standard abitativi.

Saranno questi gli argomenti al centro del convegno nazionale in programma al Castello Svevo di Bari giovedì 14 novembre.

Nello specifico si parlerà di:

1.programmazione degli interventi di ristrutturazione del patrimonio esistente attraverso il pieno utilizzo delle risorse esistenti presso la Cassa Depositi e Prestiti (circa un miliardo e ottocento milioni di euro). Questi interventi vanno condotti sia utilizzando tutte le più moderne tecniche di risparmio energetico, di utilizzo di materiali eco-compatibili e di produzione di energie alternative, sia realizzando nuove e diverse cubature e sezionamenti degli immobili da destinare a specifiche utenze;

 2.programmazione di interventi di acquisizione di nuovi alloggi utilizzando il costruito pubblico e privato esistente, privilegiando gli immobili allocati nei centri storici e in prossimità di luoghi pubblici;

 3.programmazione di un piano d’intervento di nuova edilizia da realizzare esclusivamente nelle aree già impermeabilizzate di proprietà pubblica prossime ai centri storici e a luoghi pubblici;

 4.definizione di un accordo con il Ministero degli Interni e con il Ministero della Giustizia per il “coinvolgimento” di Federcasa e delle aziende ad essa associate nella gestione di tutti gli immobili già sequestrati o confiscati o che verranno ulteriormente sequestrati.