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SERVIZIO DI STAMPA DEL NOTIZIARIO DELL'ENTE "ABITIAMO"

È in pubblicazione il bando per la stampa del giornale dell’Ente “Abitiamo”, gli interessati possono recuperare le informazioni necessarie nella sezione bandi di gara del sito (www.iacpbari.it) o cliccando sul seguente link:

http://www.iacpbari.it/bandi-e-concorsi/bandi-di-gara?task=bando&id=341

ALLO STUDIO NUOVE FORME DI RISCATTO DEGLI ALLOGGI IACP

Offerta di acquisto degli alloggi ex IACP agli inquilini.Per evitare il consumo di nuovo suolo, la norma prevede l’incremento dell’offerta di alloggi sociali anche mediante attività di recupero, manutenzione e gestione del patrimonio di edilizia residenziale pubblica. La conclusione di accordi con regioni ed enti locali dovrebbe favorire l’acquisto degli alloggi ex IACP da parte degli inquilini, destinando il ricavato al recupero e alla realizzazione di nuovi alloggi. Inoltre, è prevista la costituzione di un Fondo destinato alla concessione di contributi in conto interessi su finanziamenti per l'acquisto degli alloggi ex IACP, con una dotazione massima per ciascun anno dal 2015 al 2020 di 18,9 milioni di euro per un totale di 113,4 milioni.

Riscatto a termine dell'alloggio sociale.Dopo almeno 7 anni dalla stipula del contratto di locazione, l'inquilino ha facoltà di riscattare l'unità immobiliare. Con decreto MIT di concerto MEF, previa intesa Conferenza unificata, sono disciplinate le clausole standard dei contratti locativi e di futuro riscatto, ferma restando la validità dei contratti di locazione stipulati prima dell’entrata in vigore del presente decreto.
Chi acquista corrisponde l’Iva dovuta dall’acquirente, che è incassata da chi vende per riversarla allo Stato, solo al momento del riscatto e non all'inizio. Inoltre, è tenuto a reperire il fabbisogno finanziario residuo per l'acquisto solo al momento dell'atto di acquisto. Chi vende rimanda la tassazione IRES e IRAP sui corrispettivi delle cessioni alla data del riscatto.
Il fondo per i mutui in favore degli inquilini che acquistano un alloggio di proprietà degli ex IACP consentirà di dare un contributo in conto interessi massimo dell'1% per sette anni in favore di un totale di mutui per 2 miliardi a 30 anni.

Da Il Sole 24 Ore

REGIONE PUGLIA: VIA LIBERA IN V COMMISSIONE ALLA RIFORMA DEGLI IACP

La V Commissione presieduta da Donato Pentassuglia ha approvato a maggioranza (con il no di Forza Italia e l'astensione di Udc e Ncd) il disegno di legge relativo al riordino delle funzioni amministrative in materia di edilizia residenziale pubblica e sociale e riforma degli enti regionali operanti nel settore (IACP).

L'assessore e vicepresidente Angela Barbanente ha spiegato l'obiettivo della riforma del settore. Si tratta di riorganizzare l'intervento pubblico nel campo delle politiche abitative mediante norme che prevedano, da un lato il riordino delle funzioni alla luce delle competenze in materia di edilizia residenziale pubblica trasferite alle Regioni in modo definitivo, dall'altro la trasformazione degli Iacp in organismi più snelli e funzionali, capaci di rispondere ai bisogni abitativi che presentano caratteristiche assai diverse rispetto a quelle che connotavano i bisogni che erano chiamati a soddisfare sino ad alcuni anni fa.

Gli Istituiti autonomi case popolari (Iacp) sono trasformati in Agenzie regionali per la casa e l'abitare (Arca Puglia Centrale competente per le province di Bari, Arca Nord Salento, Arca Jonica, Arca Capitanata ed Arca Sud Salento). Su proposta dell'assessore Barbanente, nella provincia Bat sarà istituito un ufficio distaccato. Ogni Agenzia si avvale di un amministratore unico e del Collegio dei Sindaci.

Questa riforma ha visto la luce dopo un'attenta ricognizione delle condizioni economico-patrimoniali, organizzative e produttive, dei singoli istituiti con la necessità precisa di ripristinare la missione sociale e migliorare la capacità gestionale degli enti di edilizia residenziale, con un notevole recupero di efficacia, trasparenza ed efficienza.
L'obiettivo essenziale è una riforma destinata a non restare sulla carta, ma capace concretamente di accrescere la qualità dei servizi agli utenti e la capacità tecnico-gestionale degli enti e di contribuire a migliorare la condizione abitativa di tante gente pugliese e le condizioni di lavoro di chi opera per questo.

La riforma non richiede esborso di risorse, anzi si muove nella direzione della spending review. Sono stati approvati, infatti fra gli altri, tre emendamenti presentati dal capogruppo di Sel, Michele Losappio, con i quali si punta proprio al contenimento della spesa: i componenti del Collegio sindacale sono sorteggiati e possono esercitare la propria funzione in una sola destinazione. Se cioè qualcuno dovesse esser sorteggiato in più destinazioni, dovrà sceglierne una specifica; all'amministratore unico dell'Agenzia sarà corrisposta una indennità pari alla retribuzione dei dirigenti di servizio e non parificata a quella della dirigenza apicale e comunque non cumulabile con altre pubbliche indennità.

Il risultato del lavoro svolto in un clima di sintonia con l'Anci, i sindacati e gli stessi istituiti provinciali, ha prodotto un disegno di legge che ha in sintesi le seguenti caratteristiche:
chiarisce la differenza tra edilizia residenziale pubblica e quella sociale; puntualizza e rende più concreto il riparto di funzioni in materia di edilizia residenziale pubblica tra Regione e Comuni rafforzando il ruolo regionale di indirizzo e programmazione e considerando i Comuni non solo quali destinatari di funzioni amministrative, ma quali soggetti attivi, attori responsabili del governo delle politiche abitative, capaci di adoperare i nuovi strumenti dell'urbanistica regionale per favorire investimenti pubblici e privati nell'edilizia sociale e garantire le condizioni perché il vasto patrimonio residenziale delle Agenzie e degli stessi Comuni sia gestito secondo criteri di equilibrio economico e valorizzando attraverso estesi programmi di riqualificazione.

Le Agenzie che sostituiscono gli Iacp mantengono la natura di ente pubblico e non economico; si riduce la spesa anche attraverso il riassetto organizzativo degli organi con una maggiore vigilanza sull'attività e sugli organi delle Agenzie.
Vengono istituiti la Commissione dell'inquilinato e il CRESA Centro regionale di servizio per le Agenzie. Istituito altresì l'Osservatorio della condizione abitativa.
Sarà garantita massima attenzione alla tutela dei lavoratori degli enti evitando ogni forma di esternalizzazione.

 

REGIONE PUGLIA: VIA LIBERA IN V COMMISSIONE ALLA RIFORMA DEGLI IACP

La V Commissione presieduta da Donato Pentassuglia ha approvato a maggioranza (con il no di Forza Italia e l'astensione di Udc e Ncd) il disegno di legge relativo al riordino delle funzioni amministrative in materia di edilizia residenziale pubblica e sociale e riforma degli enti regionali operanti nel settore (IACP).

L'assessore e vicepresidente Angela Barbanente ha spiegato l'obiettivo della riforma del settore. Si tratta di riorganizzare l'intervento pubblico nel campo delle politiche abitative mediante norme che prevedano, da un lato il riordino delle funzioni alla luce delle competenze in materia di edilizia residenziale pubblica trasferite alle Regioni in modo definitivo, dall'altro la trasformazione degli Iacp in organismi più snelli e funzionali, capaci di rispondere ai bisogni abitativi che presentano caratteristiche assai diverse rispetto a quelle che connotavano i bisogni che erano chiamati a soddisfare sino ad alcuni anni fa.

Gli Istituiti autonomi case popolari (Iacp) sono trasformati in Agenzie regionali per la casa e l'abitare (Arca Puglia Centrale competente per le province di Bari, Arca Nord Salento, Arca Jonica, Arca Capitanata ed Arca Sud Salento). Su proposta dell'assessore Barbanente, nella provincia Bat sarà istituito un ufficio distaccato. Ogni Agenzia si avvale di un amministratore unico e del Collegio dei Sindaci.

Questa riforma ha visto la luce dopo un'attenta ricognizione delle condizioni economico-patrimoniali, organizzative e produttive, dei singoli istituiti con la necessità precisa di ripristinare la missione sociale e migliorare la capacità gestionale degli enti di edilizia residenziale, con un notevole recupero di efficacia, trasparenza ed efficienza.
L'obiettivo essenziale è una riforma destinata a non restare sulla carta, ma capace concretamente di accrescere la qualità dei servizi agli utenti e la capacità tecnico-gestionale degli enti e di contribuire a migliorare la condizione abitativa di tante gente pugliese e le condizioni di lavoro di chi opera per questo.

La riforma non richiede esborso di risorse, anzi si muove nella direzione della spending review. Sono stati approvati, infatti fra gli altri, tre emendamenti presentati dal capogruppo di Sel, Michele Losappio, con i quali si punta proprio al contenimento della spesa: i componenti del Collegio sindacale sono sorteggiati e possono esercitare la propria funzione in una sola destinazione. Se cioè qualcuno dovesse esser sorteggiato in più destinazioni, dovrà sceglierne una specifica; all'amministratore unico dell'Agenzia sarà corrisposta una indennità pari alla retribuzione dei dirigenti di servizio e non parificata a quella della dirigenza apicale e comunque non cumulabile con altre pubbliche indennità.

Il risultato del lavoro svolto in un clima di sintonia con l'Anci, i sindacati e gli stessi istituiti provinciali, ha prodotto un disegno di legge che ha in sintesi le seguenti caratteristiche:
chiarisce la differenza tra edilizia residenziale pubblica e quella sociale; puntualizza e rende più concreto il riparto di funzioni in materia di edilizia residenziale pubblica tra Regione e Comuni rafforzando il ruolo regionale di indirizzo e programmazione e considerando i Comuni non solo quali destinatari di funzioni amministrative, ma quali soggetti attivi, attori responsabili del governo delle politiche abitative, capaci di adoperare i nuovi strumenti dell'urbanistica regionale per favorire investimenti pubblici e privati nell'edilizia sociale e garantire le condizioni perché il vasto patrimonio residenziale delle Agenzie e degli stessi Comuni sia gestito secondo criteri di equilibrio economico e valorizzando attraverso estesi programmi di riqualificazione.

Le Agenzie che sostituiscono gli Iacp mantengono la natura di ente pubblico e non economico; si riduce la spesa anche attraverso il riassetto organizzativo degli organi con una maggiore vigilanza sull'attività e sugli organi delle Agenzie.
Vengono istituiti la Commissione dell'inquilinato e il CRESA Centro regionale di servizio per le Agenzie. Istituito altresì l'Osservatorio della condizione abitativa.
Sarà garantita massima attenzione alla tutela dei lavoratori degli enti evitando ogni forma di esternalizzazione.

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