Dalla parte di chi ha bisogno
E’ buona abitudine delle amministrazioni fare bilanci periodici dell’attuazione dei programmi. Coglierò dunque quest’occasione per rendere conto delle iniziative realizzate in questo primo anno di governo e degli impegni che ci attendono nell’immediato futuro. E’ un resoconto che svolgo con particolare calore e senso di responsabilità, sapendo che questo giornale non raggiunge un pubblico generico e magari distratto, ma è un periodico di informazione destinato principalmente agli abitanti degli alloggi IACP. Le Dichiarazioni programmatiche, approvate dal governo regionale circa un anno or sono, impegnavano l’amministrazione a promuovere la qualità e l’efficienza dei servizi e a garantire l’universalità del diritto alle prestazioni sociali. L'ONU include il diritto alla casa fra i diritti umani universali (art. 25). E’ nostra convinzione che tale diritto sia stato progressivamente dimenticato dai passati governi, nazionale e regionale. Ci siamo pertanto impegnati per affrontare il problema della casa, che genera sofferenze in tante persone e famiglie pugliesi, in modo radicalmente diverso dal passato, ponendoci dalla parte di chi più ha bisogno. La ri-fondazione in corso della politica regionale restituisce centralità al diritto sociale all'abitare, cercando di sottrarlo al dominio dell’emergenza e di un mercato sempre più aggressivo e basando la tutela di tale diritto sulla capacità di indagine e programmazione pubblica.

Come riaffermiamo il diritto sociale all'abitare
Il cardine della nuova programmazione regionale è rappresentato dal Finanziamento Straordinario del Piano Casa, incluso nella legge del bilancio di previsione 2006. I fondi sono stati recuperati grazie a una ricognizione sistematica di residui di stanziamento ed economie vincolate, pari a 207 milioni di euro, da diversi anni apparentemente dimenticati nelle pieghe del bilancio regionale. Il Piano Casa non si pone solo l’obiettivo di aumentare la quantità di alloggi, nella convinzione che ogni soluzione ai problemi abitativi incentrata esclusivamente sull’offerta quantitativa sia inadeguata. Miglioramento della qualità dell’abitare, diritto alla casa e opportunità di inclusione sociale rappresentano i riferimenti di una nuova politica abitativa capace di cogliere lo strettissimo rapporto tra opere della città e attori urbani, primi fra tutti gli abitanti. Se tale rapporto non trova occasioni concrete di essere costruito, non è possibile fare un salto in avanti, oltre la casa intesa come politica edilizia ed immobiliare. Il Piano Casa destina 65 milioni di euro (oltre il 30% delle risorse) agli IACP, perché questi riqualifichino immobili vecchi e degradati, vi ristabiliscano condizioni di vivibilità e pongano le basi per una politica di manutenzione programmata e valorizzazione del proprio patrimonio. Ulteriori 82 milioni di euro (quasi il 40% delle risorse) sono riservati ai Programmi Integrati di Riqualificazione del